Porto Marghera – Varco “Molo A” e Varco “Azoto”

Venezia, Italia
Cliente: Vitrociset Spa Anno: 2015-2016 Servizi: Progettazione Esecutiva e Direzione Impianti Tecnologici

Progettazione esecutiva per gli adeguamenti tecnico-funzionali ai fini security e controllo traffico dei due varchi denominati Varco “Molo A” e Varco “Azoto”.

Progetto architettonico: Structura Srl
Importo impianti: 623.607,00 €

Nell’ambito di 12 progetti infrastrutturali per la riconversione dell’area portuale di Porto Marghera, cofinanziati dal Ministero per lo Sviluppo Economico e dall’Autorità Portuale dello scalo, volti a potenziare le caratteristiche del porto quale supporto del sistema manifatturiero e logistico dell’area, Openprogetti in Raggruppamento Temporaneo di Professionisti si è occupata della Progettazione esecutiva per gli adeguamenti tecnico-funzionali ai fini security e controllo traffico dei due varchi denominati Varco “Molo A” e Varco “Azoto”.

In particolare, l’Autorità Portuale di Venezia ha provveduto a rivedere la viabilità dell’area portuale di Marghera prevedendo alcuni interventi strutturali, quali:

  • la realizzazione del nuovo varco di Via dell’Azoto, che sarà prevalentemente utilizzato per l’ingresso dei mezzi diretti verso i Terminalisti;
  • la ristrutturazione dell’esistente varco Molo A, che sarà prevalentemente utilizzato per l’uscita dei mezzi provenienti dalle aree operative dei Terminalisti;
  • l’installazione di un sistema di rilevazione automatica del flusso di traffico entro l’area comune di Porto Marghera e sulle vie di accesso alle aree dei Terminalisti capace di rilevare e notificare situazioni di intasamento e, nel contempo, di fornire le informazioni necessarie al varco di ingresso (via dell’Azoto) per regolare l’afflusso dei mezzi diretti alle singole o a tutte le aree operative dei Terminalisti.

Scopo del progetto in oggetto è quello di:

  • dotare i varchi di apparati di rilevazione dell’identità delle persone e delle caratteristiche dei mezzi in transito e, di conseguenza, validare le une e le altre attraverso il sistema di controllo accessi esistente e nel rispetto delle procedure di sicurezza definite;
  • provvedere ad un adeguato sistema di video sorveglianza che:
    • si integri con quello già esistente in ambito portuale, permettendone la gestione integrata dalla Control Room portuale oltre che dagli operatori GPG presenti sui varchi;
    • faciliti le attività di ispezione più elementari della GdF;
  • provvedere che le postazioni riservate alla Guardia di Finanza gestiscano le informazioni relative al carico in transito ricevute dalle Single Window Nazionali e/o dagli operatori della community portuale al fine di permettere un più efficace e veloce controllo della merce in transito.